Articolo dell’avvocato Riccardo Paparella e dell’avvocato Benedetta Mazziotti
Si segnala una interessante recente sentenza (Tribunale di Napoli, 1^ Sez. Civ. Sent. N. 214/2023) con cui il Tribunale Ordinario di Napoli, sulla scia di una ormai risalente giurisprudenza in materia, ha definitivamente riconosciuto il diritto dei parenti più prossimi al defunto -con prevalenza dello jus coniugi sullo jus sanguinis e di questo sullo jus successionis- alla scelta del luogo di sepoltura, qualora la electio non sia stata da questi esercitata durante la sua vita.
Nel caso di specie gli attori xxx xxx e xxx, nella qualità di coniuge e figli maggiorenni del defunto xxxx, adivano il competente Tribunale al fine di rivendicare il proprio diritto soggettivo alla scelta del luogo di sepoltura del defunto coniuge e padre, in mancanza di una di lui disposizione espressa in vita, diritto di cui ritenevano essere stati ingiustamente e illegittimamente privati dalla famiglia di provenienza del medesimo (parte convenuta nel giudizio in parola).
Deducevano che, pur a fronte del loro pieno diritto di disporre delle ceneri del di loro congiunto, parte convenuta aveva posto in essere plurimi comportamenti illegittimi al fine di esautorare gli attori, parenti più prossimi del medesimo, dalla scelta del luogo di sepoltura del compianto padre e coniuge.
Concludevano per sentire accertare il proprio diritto di scelta del luogo di sepoltura delle ceneri del defunto, e conseguentemente per la condanna di parte convenuta alla restituzione delle ceneri dello stesso, al fine di consentirne la traslazione presso altro cimitero dai medesimi indicato in atti, nell’ossario loro affidato in concessione, in quanto luogo dagli stessi prescelto.
Si costituivano in giudizio i familiari del defunto contestando gli assunti attorei a fronte dell’assunta esistenza di una dichiarazione di volontà espressa dal defunto durante la sua vita, recante ad oggetto la preventiva scelta del luogo di sepoltura.
Ebbene il Tribunale Ordinario di Napoli, condividendo le ragioni di parte attrice ne accoglieva integralmente la domanda.
Preliminarmente, rammentava l’insegnamento della consolidata giurisprudenza formatasi in materia, precisando che: “costituisce affermazione consolidata e risalente nel tempo quella secondo cui (cass. 2475/90), lo jus eligendi sepulchrum rientra nella categoria dei diritti della personalità, e come tale, non può formare oggetto di trasferimento mortis causa. nel caso in cui la electio non sia stata esercitata dal defunto durante la sua vita, la scelta del luogo di sepoltura può essere fatta dai prossimi congiunti, senza alcun rigore di forme, con prevalenza dello jus coniugi sullo jus sanguinis e di questo sullo jus successionis (Cass n. 1572/78, Cass, 29648/2019)…”.
Dato atto di tale stringente principio, l’Adito Giudicante rilevava come, nel caso di specie, le risultanze istruttorie non avessero dato prova alcuna di una preventiva scelta da parte del defunto, in vita, del luogo di sepoltura e che non potevano ritenersi rilevanti al riguardo le “mere affermazioni circa la familiarità del defunto con il quartiere di xxx, la sua frequentazione del luogo, la dimora della famiglia di origine” che non costituiscono “certo elementi presuntivi circa una sua specifica volontà di sepoltura nel predetto cimitero…”.
Chiariva peraltro come ogni altra questione, anche con riferimento ad eventuali tensione nei rapporti familiari, esulasse in modo assoluto dal giudizio, e rappresentasse solo una annotazione coloristica e suggestiva, del tutto inidonea ad offrire elementi di giudizio circa lo stringente oggetto del contenzioso.
In assenza assoluta di prova del preventivo esercizio dello jus eligendi sepulchrum da parte del de cuius, il tribunale di Napoli accoglieva, dunque, la domanda attorea riconoscendo il pieno diritto del coniuge superstite di scegliere, in via esclusiva e prioritaria, il luogo di sepoltura del defunto e conseguentemente ordinava alla parte convenuta la immediata restituzione delle ceneri nella disponibilità della medesima, affinché la stessa provvedesse alla sepoltura nel luogo da lei prescelto.