Articolo dell’avvocato Valentina Giordano
Ci siamo lasciati con il bilancio dell’anno e adesso dobbiamo ricominciare…ma a volte non è facile ricominciare perché le difficoltà e i pensieri sul futuro sono più forti.
La nostra professione sta vivendo una crisi globale, come la crisi che sta toccando il mondo e tutti noi, vi è incertezza sul futuro, su cosa accadrà di qui a pochi anni, il costo della vita aumenta sempre di più e la guerra che prima leggevamo nei libri o sentivamo dai racconti dei nonni è vicina a noi.
I social network e la globalizzazione hanno accelerato tante cose, prima tutto andava a rilento ora tutto corre veloce, forse solo la pandemia ci ha obbligato a fermarci ed è come se avesse azzerato tutto.
Oggi viviamo in un modo diverso rispetto al 2019, in un mondo dove non è facile capire come andare avanti e questo, inevitabilmente, si ripercuote su tante professioni, tra cui quella legale che deve affrontare le sfide del mondo 2.0.
I dati contenuti nel Rapporto sull’avvocatura 2022 redatto da Cassa Forense non riguardano solo la crisi del settore e le disparità presenti, ma si rivolgono a un futuro in piena evoluzione. Il numero degli iscritti a Cassa Forense è in diminuzione così come il numero dei laureati in studi giuridici: nel 2010 erano il 7% del totale, mentre nel 2020 solo il 5,6%; in dieci anni, la contrazione totale riguarda una diminuzione del 4,1%.
Una motivazione si potrebbe riscontrare nell’attrattiva che la libera professione ha sui giovani: piace ancora, ma non così tanto. I rischi legati a precarietà e scarso guadagno fanno sì che il 15,1% delle persone consigli di non sceglierla una volta finiti gli studi.
Detto questo è anche vero che più della metà degli italiani (50,7%) considera la professione di avvocato come attività essenziale per la tutela dei diritti, e il 30,5% la vede utile per lo sviluppo delle attività economiche. Tuttavia, non si devono ignorare le fette di popolazione che ritengono la professione superflua o utile in modo marginale; seppur basse (2,5% la prima e 5,9% la seconda), possono essere voci abbastanza forti da far desistere più di qualche giovane.
Il futuro della professione è in continuo mutare e la pandemia sembra aver accelerato il processo mettendo i professionisti davanti a nuove sfide.
Il cambiamento non avviene solo a livello di competenze attraverso le “specializzazioni”, ma anche tramite gli strumenti messi a disposizione dei professionisti, si pensi alle procedure di ADR che, laddove ben utilizzate, possono portare ad una soluzione stragiudiziale in un tempo nettamente minore rispetto ad un giudizio con effetti positivi per i clienti.
Secondo il Rapporto di Cassa Forense il vero futuro della professione risiederà nel sapersi destreggiare tra specializzazione e pluralità di servizi perché ciò che è richiesto all’avvocato è di essere in grado di offrire una pluralità di servizi mantenendo elevato il livello di competenza.
Le competenze tecniche divengono quindi un punto di forza che favorisce la scelta da parte del cliente, il tutto inserito in un’ottica di studio multidisciplinare in grado di offrire professionisti con alto grado di specializzazione.
A tutto questo si aggiunge un’altra evoluzione positiva ovvero la sempre maggiore diffusione di network e organizzazioni professionali specializzate in grado di lavorare grazie a competenze diverse. Questi strumenti non devono essere visti con l’occhio distorto in quanto presentando un potenziale altissimo ovvero un buon modo per rimanere aggiornati sulle evoluzioni normative, le criticità emergenti, un’importante leva di fidelizzazione della propria clientela e la possibilità di raggiungere utenti del web nel minor tempo possibile, sempre nel rispetto del Codice Deontologico Forense.
E allora tutte queste statistiche che impatto hanno avuto su di noi?
Vogliamo ricominciare o ci fermiamo qui?
Chi ci segue da un po’ la risposta può immaginarla: noi non ci fermiamo, affronteremo le nuove sfide con la capacità e la voglia che ci contraddistingue, affinando i nostri servizi, mantenendo alte le competenze del nostro team di lavoro e rimanendo a fianco dei nostri clienti sempre.
Quindi sì, ricominciamo da qui, da oggi, da noi.